
La Settimana nell'Arte Astratta – Il Nostro Mondo Universale e Soggettivo
È facile dimenticare quanto ognuno di noi viva il mondo in modo diverso. È nella nostra natura cercare conclusioni, fare affermazioni definitive. Vogliamo che qualcosa sia vero per tutti. Ma siamo continuamente sconcertati da quanto sia soggettiva la vita. Gli artisti astratti spesso cercano di semplificare, di eliminare le soggettività, per affrontare solo ciò che è essenziale al fine di arrivare a qualcosa che potrebbe essere universale, o per esprimere una verità collettiva. Nel suo recente libro Reductionism in Art and Brain Science, il neuroscienziato premio Nobel Eric Kandel illustra un parallelo tra la ricerca degli artisti astratti di esprimere universalità e il modo in cui gli scienziati semplificano i problemi per renderli più facili da risolvere. “Questo è riduzionismo,” scrive Kandel, “prendere un problema complesso e selezionare un componente centrale, ma limitato, che puoi studiare in profondità.” Kandel crede che semplificare per arrivare a qualcosa di vero sia un elemento essenziale del processo di pensiero umano, e che l'arte astratta possa insegnarci a farlo meglio. Questa settimana mettiamo in evidenza cinque attuali mostre d'arte astratta che presentano opere di diverse culture, esaminando come ciascuna di esse abbia ridotto soggettivamente per esprimere gli elementi universali del nostro mondo.
Alex Janvier, Maestro Indigeno Moderno, Galleria Nazionale del Canada, Ottawa
In mostra fino al 17 aprile 2017
I maestri astratti come Wassily Kandinsky e Paul Klee sono stati tra le prime ispirazioni per l'artista aborigeno canadese Alex Janvier. Dalla fine degli anni '60, Janvier ha affinato il suo stile distintivo, incorporando gesti lirici, una vivace palette di colori e una miscela di figurazione simbolica e totale astrazione per esprimere le universalità delle sue tradizioni ancestrali.
Alex Janvier - Lubicon, 1988, acrilico su tela, 165,2 × 267 cm
L'Avvento dell'Astrazione: Russia, 1914-1923, Galleria Nazionale del Canada, Ottawa
In mostra fino al 12 marzo 2017
In mostra anche alla National Gallery of Canada c'è questa vasta esposizione di arte astratta russa, che presenta opere astratte riduttive di artisti suprematisti e costruttivisti del periodo post Prima Guerra Mondiale. L'obiettivo dell'esposizione è mettere in evidenza rare opere pittoriche che erano quasi andate perdute negli anni successivi alla Rivoluzione Russa, prestando particolare attenzione al dipinto Proun 8 Positions, di El Lissitsky, un protetto di Kazimir Malevich.
El Lissitsky - Proun 8 Posizioni, 1923, Olio e gouache con foglia metallica su tela
Pedro de Oraá Abstractivos, Museo Nazionale delle Belle Arti di L'Avana, Cuba
Data di chiusura non disponibile
Vincitore del Premio Nazionale delle Arti Plastiche del 2015 a Cuba, Pedro de Oraá è una figura di spicco nell'arte astratta e concreta cubana sin dagli anni '50. Poco riconosciuto dagli ufficiali nel suo paese o dagli spettatori d'arte a livello internazionale, sta finalmente ricevendo il giusto riconoscimento per i suoi contributi unici e influenti. Questa mostra personale presenta 30 opere nuove e recenti.
Pedro de Oraa - Contrari complementari (serie), 2015, Acrilico su tela, 59 x 59 in
Dopo la guerra: Arte tra il Pacifico e l'Atlantico, 1945-1965, Haus der Kunst, Monaco
In mostra fino al 26 marzo 2017
In otto sezioni, questa esposizione offre uno sguardo approfondito sui vari modi in cui le culture di tutto il mondo hanno risposto esteticamente alle conseguenze della Seconda Guerra Mondiale. Tre sezioni in particolare—Visioni Concrete, Nazioni in Cerca di Forma e La Forma Conta—si concentrano sulle tendenze internazionali dell'astrazione riduttiva, tracciandole mentre si verificavano simultaneamente ma in modo indipendente su più continenti.
Hélio Oiticica - Metaesquema, 1955
Chung Chang-Sup, Galleria Axel Vervoordt, Anversa
In mostra fino al 28 gennaio 2017
Dansaekhwa è un movimento artistico astratto coreano emerso negli anni '70. Era dedicato a rivitalizzare l'antica simbiosi tra umanità, natura e materialità. Chung Chang-Sup è stato un partecipante di spicco del movimento e, fino alla sua morte nel 2011, ha continuato a esplorare l'essenza e il significato delle sue abitudini estetiche riduttive. Questa mostra personale si concentra sulle opere che Chung Chang-Sup ha realizzato con carta fatta a mano negli ultimi quarant'anni della sua vita.
Chung Chang-Sup - Galleria Axel Vervoordt, Anversa, Vista dell'installazione
Immagine in evidenza: Alex Janvier - Senza titolo, 1986, acrilico su tela, 165,1 × 266,7 cm
Tutte le immagini sono utilizzate solo a scopo illustrativo
Di Phillip Park